La musica è la più antica delle arti. È il mezzo di
espressione delle emozioni. La musica accende l’amore e suscita speranza. La
musica ha innumerevoli voci e strumenti. La musica è nei cuori di tutti gli
uomini e tutte le donne. La musica è sulle loro lingue, è nel vento e nelle
onde. La musica è nell’usignolo. È nelle stelle del cinema e nei musicisti. È
nei concerti, nelle orchestre, nei teatri. C’è musica nei ruscelli. C’è musica
nel pianto dei bambini. C’è musica in tutte le cose se hai le orecchie per
ascoltare.
Il suono è la prima
manifestazione dell’assoluto. Caricato al massimo con la forza trascendente
dell’anima, il suono è in tutta la creazione il potente principio che influenza
ampiamente e porta sotto controllo in modo efficace tutte le altre
manifestazioni. Si possono citare molti esempi a testimonianza della forza del
suono sia sull’individuo sia sul cosmo.
Abbiamo sentito come Tansen sia stato capace di far piovere con
il Megha Raga, come abbia acceso una lanterna cantando il Deepaka Raga. Ci sono
racconti di come i lama tibetani abbiano allontanato le nuvole portatrici di
pioggia o raccolto le nuvole per farle piovere soffiando nei corni e nelle
trombe e percuotendo i tamburi.
Abbiamo anche sentito come il
cervo sia intrappolato dai suoni dolci, come il cobra sia incantato dalla
musica dolce. Nada (ndr il suono)
intrappola la mente. La mente si dissolve nel dolce nada. Sii consapevole del potere dei suoni dolci e gentili: Sa, Re, Ga,
Ma, Pa, Dha, Ni, Sa. La musica fa l’incantesimo di placare una tigre feroce. Essa
scoglie le rocce e piega l’albero di baniano. Rapisce, culla e dona energia.
Eleva, ispira, rafforza e rinvigorisce. La musica vibra nella memoria.
La musica riempie la mente di saggezza. La musica genera
armonia nel cuore. La musica scioglie il cuore più duro. Essa ammorbidisce la
natura brutale. La musica conforta, consola e rallegra gli afflitti. Essa
conforta che è solo e infelice. La musica rimuove preoccupazioni, inquietudini
e ansie. Ti fa dimenticare il mondo. La musica rilassa ed eleva.
La musica non è uno strumento per solleticare i nervi o
soddisfare i sensi. È un sadhana che ti
aiuta a raggiungere l’autorealizzazione. La musica dovrebbe essere considerata
come yoga. La vera musica può essere gustata solo da chi ha liberato se stesso
dalla mondanità e che pratica musica come un sadhana verso l’autorealizzazione.
Tyagaraja era un devoto di Lord Rama. La maggior parte delle
sue canzoni religiose sono preghiere a Lord Rama, Egli ebbe insegnamenti
diretti da Lord Rama in diverse occasioni. Mira si trovò faccia a faccia con
Khrishna. Lei parlò col suo amato. Lei bevve il
Krishnaprema-rasa (ndr il
nettare dell’amore di Khrishna). Lei cantò dal profondo del cuore la musica della
sua anima, la musica del suo amato, la sua esperienza spirituale unica.
La musica è nada yoga.
Le varie note musicali hanno le loro corrispondenti nadi, o canali sottili, nei
chakra. La musica fa vibrare queste nadi, le purifica e risveglia il potere
psichico e spirituale che dormono in esse. La purificazione delle nadi non solo
assicura pace e felicità per la mente ma fa evolvere nel sadhana e aiuta gli
aspiranti a raggiungere molto facilmente lo scopo della loro vita.
La dolce melodia esercita una potente influenza sulla natura
fisica di ogni essere vivente. Intrappolata nella musica, la mente misteriosa
con i suoi desideri e i pensieri incessanti se ne sta inattiva nel grembo del
sadhaka; egli può far danzare la mente secondo la sua propria melodia,
controllarla secondo la sua volontà, darle una forma a suo piacimento. La
mente, la bacchetta magica di Maya, il terrore di tutti gli aspiranti
spirituali, è perfettamente sotto controllo nelle mani della musica.
La meraviglia delle meraviglie è che non è solo la mente del
musicista a essere controllata, ma anche le menti di tutti coloro che ascoltano
la musica. Essi diventano calmi e beati. Ecco perché grandi santi come Mira
Bai, Tukaram, Kabir Das, Tyagaraja, Purandara Das e altri hanno tessuto le loro
esperienze nella dolce musica. Con la dolce musica questi sublimi pensieri
entrano facilmente nel cuore dell´ascoltatore, che in altri tempi è premurosamente
custodito dal cobra della mondanità.
I rishi di un tempo hanno invariabilmente scritto i loro ispirati
lavori sia in forma di poesia sia in forma di canti. I veda, gli smriti i
purana ecc. sono tutti adattabili alla musica e sono composizioni metriche. C’è
ritmo, metro e melodie in essi. Il Sama Veda, specialmente, è impareggiabile
nella sua musica.
La musica è un aiuto
nella cura delle malattie. I saggi affermano che molte malattie possono
essere curate dal melodioso suono di un flauto o di un violino, di una vina o
di un sarangi. Il ritmo armonioso prodotto dalla musica dolce fa uscire il
malanno. Il malanno esce e incontra l’onda della musica. I due si fondo e
svaniscono nello spazio.
La musica rilassa la tensione nervosa e fa in modo che le
parti del corpo in tensione recuperino le loro normali funzioni. Quando tutte
le altre medicine hanno fallito nel curare una malattia, il kirtan farà
meraviglie. Provate questa medicina unica e otterrete i suoi meravigliosi
benefici. Se cantate un kirtan al capezzale di un malato, egli presto guarirà.
La musica addolcisce
persino i cuori di pietra. Se c’è qualcosa che può cambiare il cuore molto
velocemente quella è la musica e la danza. Questo metodo è usato nella kirtan
bhakti, ma è diretto verso Dio invece che verso piaceri sensuali. Le emozioni
sono dirette verso la divinità. Il cuore è facilmente purificato.
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