mercoledì 10 aprile 2013

PRANAYAMA DI SIVANANDA (Yoga Magazine Mag-Ago 2009)


PRANAYAMA DI SIVANANDA (Yoga Magazine Mag-Ago 2009)

Siediti comodo su  una sedia, sul  divano o una poltrona. Aspira l’aria attraverso le due narici fino a che ti risulti comodo. Ritieni il respiro senza forzare troppo tempo e ripeti il tuo ishta mantra o la sillaba Om mentre trattieni il respiro. Poi espira lentamente e comodamente. Non è necessario applicare una proporzione tra inspiro, espiro e ritenzione, è sufficiente che inspiro ed espiro siano lunghi e profondi.

I benefici di questo pranayama sono incalcolabili: si rilassano tutti i muscoli e si tonificano  i nervi, si stimola la circolazione, l’intero essere ritrova ritmo e armonia; la mente si calma mentre nasce in te un sentimento di pace e beatitudine. Puoi praticare la mattina sdraiato a letto, la tua mente sarà vigile per praticare japa edhyana. Puoi praticare quando la mente sta per perdere il suo equilibrio a causa di pulsioni di lussuria, ira o qualsiasi altra vritti; in questo modo la mente si riempirà di un grande potere che impedirà che queste vritti indesiderate la disturbino. Puoi praticare prima di iniziare lo studio: la mente si concentrerà facilmente e quello che stai studiando rimarrà impresso nella tua mente in forma indelebile. Puoi praticare durante il lavoro in ufficio; ciò permetterà ogni volta  di acquisire rinnovato vigore e di non sentire mai la stanchezza. Quando torni a casa dal lavoro puoi praticare questo pranayama e ti ricaricherà di energia fresca. Il maggior vantaggio è che una volta che cominci a farlo lo farai frequentemente, la tua mente non troverà una scusa per non praticare questo ati sukha-purvaka pranayama, questo comodo e facilissimo pranayama che ha tutti i vantaggi del pranayama senza le sue “norme e regole”. Comincialo subito!

Istruzioni per il pranayama

1-     All’alba siediti per la pratica yogica dopo aver svuotato l’intestino e la vescica. Pratica la mattina in una stanza secca e ventilata.
2-     Il pranayama richiede concentrazione e attenzione profonda. Pratica da solo e assicurati che nessuno ti disturbi.
3-     Prima di sederti per fare i tuoi esercizi di pranayama, pulisci a fondo le narici.
4-     Non sforzare i muscoli del viso durante il kumbhaka. Se ti succede è il segnale che stai andando oltre le tue capacità.
5-     Puoi anche praticare pranayama appena sveglio, prima di japa o meditazione. La pratica alleggerirà il tuo corpo e ti preparerà alla meditazione.
6-     Mantieni una durata di tempo fissa per la pratica che ben si adatti alle tue necessità e alla tua disponibilità.
7-     Inspira ed espira sempre molto lentamente e fai in modo che il tuo respiro sia silenzioso. In pranayama come bhastrika o kapalbhati puoi produrre un suono ma fai in modo che sia il più lieve possibile.
8-     Non muovere il corpo inutilmente, poiché questo distrae la mente e non grattarti. Durante pranayama, japa e meditazione, il corpo deve essere fermo e stabile come una roccia.
9-     Non aspettarti benefici con una pratica di due o tre minuti. All’inizio è necessario dedicare alla pratica almeno 15 minuti al giorno.
10- Il principiante deve cominciare con puraka e rechaka senza fare kumbhaka durante i primi giorni di pratica.
11- All’inizio deve essere applicata una ratio tra puraka, rechaka e kumbhaka. In tutti gli esercizi ripeti il mantra di Rama, Shiva, Gayatri o qualsiasi altro mantra, oppure tieni il conto numerico a seconda delle tue inclinazioni. Gayatri o la sillaba Om sono la misura di tempo migliore per il pranayama.
12- L’espiro deve essere il doppio dell’inspiro.
13- Aumenta progressivamente il tempo del kumbhaka. Ritieni per 4 secondi durante la prima settimana, 8 durante la seconda, 12 la terza e continua progressivamente fino a raggiungere la tua capacità massima.
14- Devi calibrare puraka, rechaka e kumbhaka in modo da non avere mai una sensazione di fastidio o di soffocamento. Non dovresti mai avere la necessità di respirazioni normali durante i vari cicli. La durata delle varie fasi del respiro deve aggiustarsi in modo naturale.
15- All’inizio devi contare numericamente e vedere come progredisci. Durante la fasi avanzate non è necessario distrarre la mente contando, i polmoni ti indicheranno quando sei arrivato ad un conto adeguato.
16- Non prolungare inutilmente l’espiro, se lo fai, l’inspiro successivo sarà affrettato e quindi si modificherà anche il ritmo. Devi seguire attentamente il ritmo di puraka, rechaka e khumbaka in modo da poterlo fare in modo comodo e attento non solo per un ciclo ma per tutti i cicli previsti.
17- Quando avrai fatto progressi nella pratica non dovrai né contare né seguire il tempo poiché ti sarai assestato in modo naturale nella proporzione normale per la forza dell’abitudine. L’unità di tempo e la proporzione corretta arriveranno da sole quando progredirei nella pratica di puraka, rechaka e kumbhaka se riuscirai a praticarli comodamente.
18- Un altro fattore importante è tenere un controllo effettivo dei polmoni al termine del kumbhaka, in modo che rechaka possa avere luogo in proporzione con puraka.
19- Non praticare pranayama fino allo stremo, devi sempre avere allegria e benessere durante e dopo la pratica, dovresti terminare pienamente rivitalizzato.
20- L’esperienza e la pratica ti porteranno alla perfezione. Sii saldo e fermo.
21- Dopo la pratica bevi una tazza di latte o  un piccolo spuntino dopo circa dieci minuti.
22- Mangia un po’ di ghee (burro chiarificato) con riso durante i pasti. Questo lubrifica l’intestino e permette ai gas di muoversi liberamente ed uscire.
23- Non lavarti subito dopo la pratica del pranayama, riposa per almeno mezz’ora. Se durante la pratica hai sudato, non asciugare il sudore con un telo ma  strofinati con le mani;  non stare in mezzo alla corrente se sei sudato
24- Evita assolutamente gli eccessi nel parlare, mangiare, dormire, uscire con gli amici ed esercitarti fisicamente.

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