mercoledì 5 febbraio 2014

Satsang sui chakra


Da un Satsang di Swami Satyananda

Yoga Mag 1980

Qual è la relazione tra la concentrazione sui chakra e il risveglio della kundalini?
La concentrazione sui chakra è una parte del kundalini yoga anche se la sola concentrazione non è sufficiente per svegliare la shakti. Prima che la kundalini si svegli, sushumna nadi deve essere purificata e messa in attività.
Come diventiamo più consapevoli dei chakra?
La consapevolezza dei chakra dipende dall’evoluzione personale. Quando la coscienza è stata purificata con gli sforzi spirituali, anche la coscienza dei chakra ne trarrà vantaggio.
Nelle nostre varie incarnazioni, abbiamo sviluppato diversi chakra. Se, quando praticate la concentrazione sui chakra, sentite un chakra più di un altro, vuol dire che la vostra evoluzione deve iniziare da lì.
Ci può dare una breve descrizione di ogni chakra?
Muladhara chakra è la radice sottile o la cornice dell’esistenza umana. Mula significa “la radice”, adhara significa “supporto”. Nel corpo maschile questo chakra è situato fra l’ano e gli organi genitali mentre nel corpo femminile si trova nella cervice, dove la vagina si unisce all’utero.
Swadhisthana è situato alla base della colonna vertebrale, nel coccige. Swadhisthana vuol dire “la propria dimora”, ed è da dove  genera il modo di esprimersi di molte persone.
 Manipura chakra si trova nella colonna vertebrale sotto l’ombelico. La parola “mani” significa “gioiello”, “pura” significa “città” di conseguenza manipura è conosciuto come la città dei gioielli. E’ il centro dove viene immagazzinata l’energia vitale del corpo.
 Salendo, troviamo Anahata, dietro la zona del cuore. Anahata significa “non percosso, non rotto” ed è infatti il centro del suono non percosso.
Vishuddhi chakra è considerato il centro della purificazione in quanto purifica ed armonizza tutti gli opposti e tutti i veleni. In Vishuddhi, il veleno e il nettare sono separati e raffinati. Si trova nella colonna vertebrale dietro la regione della gola.
Ajna chakra è il centro di comando dove riceviamo istruzioni dal guru interno od esterno. La parola “ajna” significa “comando”. Questo chakra si trova dietro il centro delle sopracciglia in cima alla spina dorsale.
 Il Bindu è il punto esatto dove i bramini hindu mantengono un ciuffetto di capelli. La parola “bindu” deriva dalla radice sanscrita “bind” che significa “dividere”, “separare”. E’ il punto dove l’uno si divide in molti. Il bindu è il punto craniale che alimenta l’intero sistema ottico.
 Sahasrara è il loto dai mille petali. La sua natura è infinita. La correlazione fisica di questo centro è la ghiandola pituitaria che controlla ogni altra ghiandola e ogni altro sistema del corpo.
Questi sono i cosiddetti chakra maggiori e ognuno di loro ha un punto di risveglio che si trova sulla parte frontale del corpo. Per muladhara è il chakra stesso; per swadhisthana è l’osso pubico; per manipura, l’ombelico; per anahata, il cuore; per vishuddhi, la gola; per ajna, il centro fra le sopracciglia. Il bindu ha una linea diretta che porta a sahasrara.
E’ anche molto interessante notare che ajna chakra è il simbolo degli hindu, il bindu è il simbolo dei musulmani, anahata il simbolo dei cristiani e manipura quello dei buddisti.
Ci sono altri chakra nel corpo umano?
Sotto muladhara ci sono altri chakra che appartengono al regno animale e sono strettamente legati al mondo dei sensi e non alla consapevolezza mentale. Quando la vostra consapevolezza si stava muovendo attraverso questi chakra, la vostra mente era associata solo con la coscienza sensuale. La coscienza individuale era completamente assente, senza ego; Questi centri bassi non sono più in funzione perché li avete trascesi e per voi non hanno nessun significato.
Sostanzialmente ci sono 7 chakra alti e 7 chakra bassi che rappresentano i 14 piani di coscienza.
Perché il loto di ogni chakra ha colori diversi?
Come i fiori che troviamo in natura hanno colori diversi a seconda della specie e della zona in cui crescono, così succede che i chakra nell’essere umano sono come i fiori e rappresentano i vari aspetti dello sviluppo o evoluzione. Simboleggiano l’essere interiore, la gloria interiore. Uno può considerare se stesso come una composizione di fiori multicolore




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