sabato 14 febbraio 2015

Se vuoi essere vittorioso, prima conquista il mondo interiore

Swami Satyananda Saraswati
Gyan Mandir Military Center, Sagar, March 1979
Tratto da Yoga magazine novembre 1981

Oggi, in questo campo di battaglia, ogni guerriero è solito affrontare un altro guerriero. Voi siete un guerriero esattamente come me.
Ci sono due tipi di guerre che l'uomo deve combattere: una sul campo di battaglia della vita, l'altra è interiormente.
La prima è combattuta contro i nemici esterni e la seconda contro i nemici interni. Gli eserciti sono addestrati per la battaglia esterna, mentre io istruisco gli uomini per quella interiore. Se non siamo adeguatamente preparati ad affrontare i nostri avversari esterni, essi si approfitteranno delle nostre debolezze e perderemo la nostra libertà. Siamo tutti ben consapevoli di questo. Allo stesso modo, se non siamo in grado di controllare e padroneggiare i nostri nemici interni, diventeremo loro schiavi e subiremo squilibrio e disarmonia.

Scienza della difesa

In ogni parte del mondo, l'umanità è in uno stato di sofferenza. Ogni individuo si sente imprigionato dentro di sé, stordito, oppresso e disorientato, frustrato. Egli vorrebbe liberare sé stesso dai propri stessi limiti ma non può, non ci riesce. Ha perso la battaglia prima ancora di iniziarla.
La scienza dello Yoga libera l'uomo da questo senso di sconfitta. È una scienza altamente sviluppata in termini di difesa poiché contiene una vasta gamma di armi che non ha limiti né di applicazione né di campo d’azione.
Quando l'uomo sarà in grado di liberare sé stesso dall’attaccamento, egli potrà respirare l'aria della vera libertà. Il nostro più grande nemico sono proprio i nostri stessi limiti. Nella letteratura antica, queste limitazioni sono state denominate forze del male, demoni personali.
Purificando noi stessi attraverso lo Yoga, diverremo come un generale di un esercito che addestra e guida i propri soldati. Allo stesso modo, noi possiamo avvalerci della forza di volontà e superare i nostri condizionamenti. Abbiamo delle qualità su cui occorre lavorare quali la resistenza, la stabilità, l’equilibrio, la concentrazione e l’autodisciplina. Esse operano proprio come i comandanti di un esercito. Quando sappiamo come utilizzare questi punti di forza interiori, allora possiamo servircene ed aspirare al raggiungimento dei nostri obiettivi più elevati. Questa, in sostanza, è la vera vittoria dell'uomo su sé stesso. Per combattere contro ciò che è fuori, dobbiamo sviluppare la capacità di domare ciò che è all’interno di noi stessi. Dobbiamo essere forti sia dentro che fuori.

Importanza della disciplina

La disciplina è connaturata al sentiero dello yoga ed è la spina dorsale dell'esercito. Essa è di due tipi: personale e pubblica. La disciplina personale è essenziale per il progresso spirituale così come quella pubblica è necessaria per il progresso della società e della nazione.
Il paese che ha un esercito disciplinato non ha timori. Analogamente, la persona che ha disciplinato i suoi sensi ha il successo garantito. Come è possibile raggiungere la meta se i cavalli del carro corrono a briglie sciolte ed il cocchiere è inquieto? Un conducente vigile, che è pienamente consapevole del suo obiettivo ed è in grado di governare ed indirizzare i suoi sensi, allora sarà risoluto e determinato a raggiungere il suo scopo.
Ecco perché ho menzionato il soldato che sta affrontando un altro soldato. Il vero traguardo si trova all'interno di noi stessi. Quello che vi ho indicato è il percorso che ci conduce proprio a questa meta. La vita interiore è più reale di quella esteriore che è transitoria, empirica, soggetta ai vincoli di spazio-tempo. Colui che ha compreso e sperimentato la vita interiore è in grado di affrontare la vita nel mondo agevolmente con semplicità e con equanimità. Per permetterci di sperimentare l’universo interiore senza isolarci dalla realtà, i Rishi hanno sviluppato le tecniche di Yoga.

Attraverso una pratica regolare e costante di Yoga possiamo raggiungere e ottenere il controllo del nostro corpo e della nostra mente. È molto semplice e chiaro. La via dello Yoga deve essere solo compresa e incorporata nella nostra vita. È sufficiente un programma giornaliero che includa poche asana, alcune pratiche di pranayama e meditazione per sviluppare la concentrazione della mente. Le asana non sono dei semplici esercizi di ginnastica, così come le pratiche di pranayama non sono meri esercizi di respirazione. Allo stesso modo, meditare non significa estraniarsi dal mondo. Asana significa postura stabile e confortevole da mantenere sia col corpo sia con la mente. Asana e pranayama sono importanti tecniche di preparazione per la concentrazione e la meditazione.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.