domenica 29 marzo 2015

La storia dello yoga

di Swami Satyananda Saraswati
Talk at the Fourth International Yoga Convention, Gondia, November, 1967, originally printed in YOGA, Vol. 6, No. 7, 1968

da YOGAMAG nov/dic 2005

Secondo la storia dello yoga, come riportato nelle antiche scritture, Shiva viene considerato il primo promulgatore della scienza dello yoga quindi possiamo considerarlo l’Adi Guru dello yoga. Il suo primo discepolo fu Parvati, sua moglie. Secondo la mitologia, un giorno, Shiva stava insegnando yoga a Parvati vicino alla riva di un fiume; intorno a loro non c’era nessuno ma un pesce li stava ascoltando con interesse; quando Parvati se ne accorse, ne rimase piacevolmente sorpresa e quindi pregò Lord Shiva di trasformare quel pesce in un essere umano; il pesce rinacque sotto forma di essere umano e divenne famoso nella storia come Matsyendranath, il primo Natha yogi che propagò lo yoga a molti suoi discepoli; lo yogi Matsyendranath era solito sedere in una particolare postura di meditazione che divenne famosa come matsyendrasana.
Matsyendrasana tonifica il fegato, i reni, la colonna vertebrale e rilassa le tensioni muscolari e nervose. La leggera rotazione di tutto il corpo e della colonna, riempie il corpo di energia. Questa asana viene anche chiamata torsione spinale. Nella pratica delle asana, ci si dovrebbe generalmente concentrare di più sugli esercizi per la colonna e su quelli dedicati ai centri nervosi dormienti in quanto la pratica fisica delle asana è l’unica pratica che io conosca a fare proprio questo.

8.400.000 asana
Ci sono molte asana ma quelle importanti sono 84. Nelle scritture, si dice che esistono 84 lakh (8.400.000) asana, tante quante le creature in cui l’anima umana evolve per diventare un essere umano. Chiaramente non tutte sono presenti nei libri anche se alcuni riferimenti si possono rintracciare nelle scritture stesse.
Generalmente, i nomi delle asana derivano dai nomi degli animali tipo makarasana, il coccodrillo, kukkutasana, il gallo, mayurasana , il pavone, bakasana, la capra, garudasana, l’aquila, bhujangasana, il cobra, shalabhasana, la locusta, kurmasana, la tartaruga e così via. Alcune asana sono molto difficili da praticare, altre più facili ma ognuna ha benefici specifici. Quelle più elementari e semplici fanno bene a prescindere dall’età e anche i bambini possono praticare asana sotto la guida di un istruttore.
Il momento migliore per praticare asana è la mattina dopo il bagno e prima della colazione. Si può praticare anche alla sera ma sempre a stomaco vuoto. Anche le attività sportive aiutano a rinforzare il corpo ma solo le asana forniscono benefici che sono unici. In generale lo sport richiede molto tempo e spazi grandi mentre le asana richiedono poco tempo e ogni luogo va bene.

Fa attenzione alla tua mente

La letargia mentale, spesso, non permette ad una persona di imparare e praticare le asana. La mente trova velocemente delle scuse e questo è riportato più volte nelle scritture. Solo una mente aperta, senza pregiudizi, pura può ascoltare le prescrizioni della ragione pura e realizzare l’esistenza della coscienza pura. Tutti i pregiudizi sulle asana devono essere rimossi per permettere alla fede di farsi strada con la pratica. Un buon grado di importanza deve essere data alla pratica delle asana durante la giornata per permettere a corpo e mente di attivarsi e rendersi energetici. Quando si dice che gli yogi superano i limiti di mente e corpo è vero ma prima devono avere goduto a pieno dei benefici delle pratica di asana.


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