Karma Yoga nella vita
quotidiana
Swami Saraswati
Niranjanananda
Barcelona, Spain, May 18, 2001
Yoga Magazine September 2002
La seconda componente del karma yoga è mentale, e si tratta di osservare
le vostre reazioni e il vostro comportamento interiore. Qualcuno vi dirà:
"Sei una persona molto bella, meravigliosa", altri: "Tu sei
senza speranza." Queste frasi influenzeranno la vostra sensibilità e
creeranno una reazione e tali reazioni condizioneranno le vostre idee e
convinzioni, il vostro stato emotivo: vi sentirete euforici o depressi, il
vostro umore cambierà. Una sola frase ha la forza di alterare il vostro stato
d'animo.
Il primo componente del karma yoga è essere consapevoli, il secondo è
osservare la vostra reazione.
Patanjali afferma nel terzo sutra, "allora colui che vede è
stabilito nella sua natura essenziale”. Chi è “colui che vede”, il testimone o
osservatore, e qual è il suo ruolo? La prima fase che il testimone deve sperimentare
è come il soggetto, l’io sta rispondendo
e reagendo alle persone, a situazioni e circostanze. Questo è anche uno degli
scopi della meditazione. Attraverso l'esperienza della meditazione, infatti, è
possibile osservare i cambiamenti nell’umore, nella coscienza e nella mente.
Quando siamo consapevoli delle manifestazioni della mente allora siamo in grado
di orientare e guidare le nostre espressioni mentali. Anche la meditazione
diverrà un processo di realizzazione del karma mentale, psicologico, emotivo.
Sviluppare
l’immunità
La terza componente è sviluppare l'immunità dalle cose che vi
riguardano. Come fare? Venendo fuori dalle percezioni dell’ego, dallo stato in
cui non esistono altre persone o cose e solo voi siete il centro della vostra
vita. Quando si è in grado di andare oltre l'IO, oltre l’egocentrismo, allora
si inizierà a sviluppare l'immunità da situazioni, eventi e idee.
Gestire le emozioni
Il quarto componente del karma yoga è prendere coscienza dei blocchi
emotivi. Se le emozioni sono come un percorso inclinato e scivoloso, l'intelletto,
invece, è un percorso rettilineo, lineare. Attraverso la logica si può andare
dal punto A al punto B, al punto C, al punto D, in un percorso continuo. La
logica o intelletto è un percorso orizzontale rettilineo, mentre le emozioni
sono un percorso in pendenza. È difficile sviluppare una identità emotiva
positiva e felice mentre è molto facile cadere o scivolare in emozioni
negative. Non ci hanno insegnato come odiare o come essere arrabbiati, gelosi o
aggressivi. È venuto naturalmente. Ma quando cerchiamo di insegnare ad amare,
ad essere compassionevoli e positivi, ciò non avviene naturalmente. In tal
senso, le emozioni sono una via inclinata; scivoliamo giù la maggior parte del
tempo e la risalita è una grande lotta ed un lungo viaggio.
Divenire consapevoli di come si è in grado di gestire le emozioni è il
quarto componente. Quando riuscirete a mantenere la vostra serenità nel
successo e nel fallimento, allora la vostra personalità sarà equilibrata. E’
necessario avere fiducia, fede e credere in sé stessi ma, allo stesso tempo, è
necessario credere o avere fiducia nel Sé superiore che guida la vostra vita.
Il miglior esempio è l'agricoltore. Il contadino pianta i semi e si
occupa della crescita delle piante, nella speranza che un giorno ciò che ha
piantato darà buoni risultati, e non c'è altro che possa fare. E’ nelle mani
del clima e della grazia divina. La pioggia dovrà cadere al momento giusto, il
sole dovrà risplendere al momento giusto. C’è un limite allo sforzo umano, ma
poi c'è l'emergere della grazia divina. Secondo questa prospettiva ci deve
essere un giusto equilibrio tra la fiducia in sé stessi e la fiducia nel volere
divino. Ciò è conosciuto come karma yoga delle emozioni.
Lasciare andare le
ossessioni
Il quinto componente del karma yoga è lasciare andare i propri
complessi, le ossessioni che creiamo dentro di noi. Questo è noto come resa. Ma
non pensate alla resa come sconfitta, ma come superamento delle proprie
ossessioni per diventare liberi. Nel momento in cui si è in grado di lasciar andare
le proprie ossessioni si diventa creativi. Le nostre ossessioni non consentono,
infatti, alla nostra natura creativa di venir fuori. Creatività non significa
solo espressione artistica ma, soprattutto, mente ed emozioni in piena
fioritura! La creatività è raggiunta proprio quando siamo in grado di lasciare
andare le nostre ossessioni e complessi. La fase successiva diventa allora
l'azione disinteressata, che è spontanea e naturale. Si supera l’ego, non c'è
desiderio né attaccamento. Tuttavia, la natura egocentrica è solitamente quella
predominante e diventare disinteressati è una delle cose più difficili della
vita.
Un giorno Dio decise di dare una benedizione ad un santo che aveva fatto
molta penitenza. Ma il santo, dal momento che aveva visto Dio, non desiderava
altro dalla vita e rifiutò di accettare qualunque cosa. Così Dio gli diede il
dono della pace, della prosperità e della salute. Il santo non venne a
conoscenza di questa cosa ma ovunque si recasse, si diffondeva la pace, la
prosperità e la salute. Questo è un tipico atto disinteressato.
Servizio disinteressato, l'atto disinteressato, è il culmine finale di
karma yoga. Se si rapporta il karma yoga con gli altri yoga, si capirà la sua
rilevanza. Hatha yoga senza karma yoga non ha alcun significato. Non stiamo
parlando di karma ma di karma yoga. Quando
la parola yoga viene aggiunta al karma, significa armonia in tutti i movimenti della vita, armonia di tutte le
espressioni del corpo e della mente, armonia delle emozioni. Questo
è il concetto di karma yoga: interiorizzare la consapevolezza, realizzare la
consapevolezza e liberarsi da ossessioni e negatività.
Naturalmente dobbiamo iniziare con qualcosa di tangibile e
riconoscibile, e questo è il nostro corpo che ci portiamo dal momento della
nostra nascita al momento della nostra morte. Così, hatha yoga e raja yoga,
associato al karma yoga conducono ad una più profonda consapevolezza; bhakti
yoga e karma yoga significa equilibrare le emozioni; jnana yoga e karma yoga
una più profonda conoscenza, osservazione, intuizione, saggezza. Anche kriya
yoga e kundalini yoga devono essere affiancati dal karma yoga. L'esperienza che
si ha con il risveglio di forze sottili, di energie sottili, di centri
psichici, deve essere armonizzata proprio allontanando ogni tendenze negativa
per far spazio al sottile.
Come possiamo iniziare a comprendere e ad incorporare il karma yoga
nella nostra vita? Cambiando i nostri atteggiamenti e le percezioni attraverso
la pratica dello Yoga.
Barcellona, Spagna, 18 maggio 2001
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