Se vuoi affermarti nella
vita devi cambiare la tua personalità in modo da migliorare la tua condizione e il tuo
ambiente. Se vuoi creare della musica piacevole con uno strumento a corde, è
necessario accordarlo. Se vuoi ottenere dei buoni suoni da una batteria, devi
fissarla bene. Se vuoi eccellere nella vita, devi focalizzarti per raggiungere
il tuo scopo. Questo sforzo è disciplina.
La disciplina sottile non è
qualcosa di imposto dall’esterno. Le imposizioni esterne danno una routine, non una
vera disciplina. La routine giornaliera e la disciplina sono due cose diverse.
La disciplina si esprime nel modo in cui pensi, come pensi, a cosa pensi, che
sia negativo o positivo, giusto o sbagliato, distruttivo o costruttivo. E’
espresso in quello che dici, come lo dici, nelle azioni, nei comportamenti, in
tutte le dimensioni della tua vita.
Il fine della disciplina è
di portarti verso il sanyam (*), dove la disciplina e
l’autocontrollo diventano spontanei e bilanciati. Il sanyam inizia proprio con
la disciplina specialmente con lo sforzo di dominare i tuoi umori ed
espressioni in modo da renderli positivi, creativi, costruttivi.
Per
esempio, quando si vive e si lavora con altre persone condividendo lo stesso
scopo, si possono comunque manifestare conflitti, differenze nell’interesse e
disaccordi. Quindi, in questo caso, quale è la priorità? La visione che si
condivide o le relazioni personali che possono infiammarsi e placarsi in un
momento? Solitamente, le relazioni personali prevalgono e quel nervosismo
momentaneo ci può portare ad odiare qualcuno anche per lungo tempo prevaricando
l’obiettivo comune e continuando a influenzare il nostro atteggiamento.
Se in
ognuno di noi suona una batteria o una tromba personale senza ritmo o armonia,
che tipo di musica pensiamo di creare? Se invece suoniamo armonicamente insieme
agli altri potremo creare una sinfonia piacevole e potente. La nascita di
questa sinfonia è il fine ultimo della disciplina, nel pensiero, nel
comportamento, nell’atteggiamento, nelle idee, nell’azione, nella
partecipazione, nell’essere felici, ottimisti e dinamici. Queste sono le
sinfonie della vita.
Per
esempio, quando infrangi le regole dell’ashram nel quale ti trovi non influenzi
l’ambiente dell’ashram perché non sei tu a fare l’ambiente dell’ashram. Se
infrangi le regole significa che non stai utilizzando il tuo tempo per
imparare. Non dimostri disprezzo per le regole ma una mancanza di convinzione e
fede in te stesso. Questo succede perché ti manca la spinta necessaria per realizzare la vera natura di questo processo.
Di conseguenza, chi è il perdente?
Se
questa mancanza sussiste, non avrai successo, non importa dove tu sia o cosa
stia facendo perché manchi di fiducia nelle tue capacità mentali. Ma se pensi
di possedere la forza perché ti dovrebbe venire meno la fiducia? Il momento in
cui inizi a creder in te stesso noterai una grande trasformazione nella tua
vita. Credi in te stesso, credi in quello che fai, credi in quello per cui
combatti se vuoi essere felice e affermato nella vita.
Possiamo
trovare mille spiegazioni ma ogni espressione della personalità e del
comportamento, quando disciplinate, diventano più semplici, costruttive e
belle. Ignorare il concetto di sanyam o autocontrollo rappresenta una debolezza
del volere, una mente poco limpida e una mancanza di forza interiore. Quando
fai tuo il concetto di sanyam, sei libero, fai esperienza della gioia, della
felicità e dell’espansione e di conseguenza anche le altre persone ne trarranno
beneficio.
(*)Il concetto di Sanyam
estratto da:
In
inglese Sanyam è solitamente usato per definire equilibrio, controllo,
moderazione ma questi termini non rendono chiaro il vero significato. La parola
“sanyam” è composta da due radici sanscrite, “sam” e “yam”. Yam è come yama
negli Yoga Sutra, uno stato mentale che manteniamo e che siamo in grado di
coltivare e sviluppare. Sam significa totale, il totale della personalità,
dell’espressione, del comportamento della natura umana. Quindi Sanyam
letteralmente significa che tutte le dimensioni della personalità umana sono
sottoposte ad un continuo processo di trasformazione e beatificazione e che
quello stato è mantenuto e sviluppato.
Il
Sanyam lavora a vari livelli: per primo il livello sensoriale poi quello
mentale, psichico e spirituale. Il Sanyam o il processo della trasformazione si
applica ad ogni aspetto della vita incluso il comportamento, l’atteggiamento,
la parola e il pensiero.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.