Swami
Niranjanananda Saraswati
Nella Bhagavad Gita, i versi su azione e inazione hanno causato confusione
e incomprensioni. Nel capitolo quattro Sri Krishna dice ad Arjuna (4:18):
Karmanyakarma yah pashyed akarmani cha karma yah;
Sa buddhimaan manushyeshu sa yuktah kritsnakarmakrit.
Sa buddhimaan manushyeshu sa yuktah kritsnakarmakrit.
Colui che vede l'inazione nell’azione e l’azione nell’inazione, egli è
saggio tra gli uomini; egli è uno Yogi e compie tutte le azioni.
Il tema principale è sapere quando essere coinvolti nel Karma e quando
essere distaccati dal Karma. Non si può essere senza Karma in questa vita,
proprio come il corpo non può sopravvivere senza cibo. Ha bisogno di qualcosa. Anche
se è solo una mela o qualche acino d’uva, il corpo ha bisogno di qualcosa per eliminare
i morsi della fame. Quel qualcosa deve essere mangiato.
Allo stesso modo, la vita è nutrita dal Karma. Nel momento in cui arresti
il Karma, la vita finisce. La vita non può esistere senza Karma, così come non
puoi esistere senza spirito. Se lo spirito se ne va, tu sei morto. Anche se il
Karma va via dalla vita, sei morto. Lo spirito è l'elemento trascendentale che
ti tiene in vita in questo mondo e il Karma è l'elemento materiale che ti tiene
in vita in questo mondo. Quindi, il Karma è importante quanto lo spirito.
La presenza e l'esistenza del Karma nella vostra vita è importante quanto
la presenza e l'esistenza dello Spirito nella vita. Senza Karma, non c'è
realizzazione, trasformazione, crescita e progressione nella vita. Tuttavia,
questo Karma deve essere visto come un mezzo per adempiere il Dharma nella
vita. Quando è visto come un modo per soddisfare il vostro Dharma nella vita,
si compie inazione nell’azione per cui non c'è auto-proiezione, desiderio di
sé, ma solo l'adempimento del Dharma.
L'azione sta compiendosi, ma il sé inferiore è inattivo. Quando il Dharma
non c'è, ci si identifica con l'azione eseguita e c'è coinvolgimento. È l'idea
del Dharma, la condizione giusta della vita, il pensiero e il comportamento
giusti, che deve essere sviluppata per darvi una consapevolezza dei Karma che
legano e dei Karma che liberano.
I Karma che liberano sono visti come statici in natura in una zona attiva,
inazione in azione. I Karma che legano sono visti come attivi in natura in una
zona statica. Questo è qualcosa che deve essere capito non intellettualmente o
filosoficamente, per questo creerà più confusione. La semplice comprensione è
quella di seguire il percorso del Dharma per sperimentare la stabilità in
movimento, l'inerzia in azione.
—18 Ottobre 2015, Ganga Darshan, Munger