sabato 18 gennaio 2014

Importanza e vantaggi del Pranayama

Swami Sivananda - YOGA MAG agosto 2009



Non c'è azione purificatrice maggiore del pranayama. Proprio come un orafo rimuove le impurità dell’oro riscaldandolo nel forno caldo, soffiando con forza, così anche l'aspirante yoga rimuove le impurità del corpo, i sensi e la mente, soffiando nei polmoni, attraverso le pratiche di pranayama . Così Manu dice : "Lascia che i difetti siano bruciati dal pranayama".

Rimozione del velo

Riferendosi al pranayama , lo Yoga Sutra di Patanjali ( 2,52) afferma : Tatah kshiyate prakasavaranam - " Quindi la copertura della luce è distrutta ". Qui la copertura si riferisce a ciò che oscura chitta, la coscienza del singolo. Chitta è essenzialmente pura , essendo essa stessa composta da sattva, ma è oscurata da rajas e tamas, proprio come il fuoco è avvolto dal fumo. Questa fusione di rajas e tamas costituisce il rivestimento o velo che viene rimosso dalla pratica regolare del pranayama. Così si dice che il pranayama purifica la coscienza e, una volta rivelato, la luce della conoscenza brilla .
Spinto da rajas e tamas, estasiato dal magico panorama del desiderio, l'individuo ha compiuto innumerevoli sforzi per raggiungere gli oggetti ambiti, ed evitare quelli sgradevoli. Questo karma accumulato dello yogi lo lega a ripetute nascite e morti. L'essenza pura, che è luminosa per natura, si ricopre di questi karma e  jiva, l'anima individuale, è diretto verso l'azione sbagliata. Attraverso la pratica del pranayama, però, i karma sono attenuati. Con il tempo sono distrutti, e l'io puro è rivelato. Proprio come il fuoco distrugge ilcarburante, così anche il pranayama distrugge i fardelli dei peccati.

Preparare la mente

“Dharanasu cha yogyata manata” - " La mente diventa adatta per la concentrazione "
(Yoga Sutra 02:53) . Il pranayama, come quarta parte del Raja Yoga di Patanjali, prepara la mente per la concentrazione, eliminando il velo di energia disturbata che ostruisce la luce della consapevolezza e così la mente diventa stabile e costante come una fiamma in un luogo senza vento. Quando attraverso il pranayama, il prana vayu si muove nel Tattwa Akasha, la respirazione diminuirà e in questo momento sarà facile fermare il respiro. Così la velocità della mente sarà lentamente ridotta dal pranayama, rendendola stabile e focalizzata per la concentrazione e le pratiche più elevate. Vikshepa, la distrazione, viene rimossa, rajas e tamas sono distrutti, e la mente diventa un solo punto.
La mente di una persona può così superare l’esperienza ordinaria ed esistere su un piano superiore a quello della ragione, conosciuto come lo stato superconscio, e andare oltre il limite della concentrazione. Si arriva  così a ciò che la coscienza normale non può comprendere. Questo dovrebbe essere conseguito mediante una formazione adeguata e la manipolazione delle forze sottili del corpo in modo che diano, per così dire, una spinta verso l'alto per la mente nelle regioni superiori .
Quando la mente è cresciuta nello stato superconscio della percezione, comincia ad agire da lì e sperimenta una conoscenza più elevata. Questo è l'oggetto ultimo dello yoga, che può essere raggiunto con la pratica del pranayama . Il controllo del prana vibratorio significa che lo yogi accende il fuoco della conoscenza suprema, la realizzazione del Sé .

 Benefici fisici


Il pranayama sviluppa i polmoni e coloro che lo praticano avranno una voce potente, dolce, melodiosa. Il corpo diventa magro, forte e sano. Le escrezioni diventano scarse e l'appetito diventa intenso. Il fuoco digestivo è aumentato. C'è lustro sul viso e gli occhi brillano come diamanti. Il praticante diventa molto bello. L’allievo diventa così perfetto in brahmacharya, la moderazione sensuale, che la sua mente non sarà scossa, anche se una fanciulla celestiale cerca di abbracciarlo. Egli  è libero da ogni sorta di malattia. Le nadi, i flussi di energia, sono purificate. La pratica costante risveglia la luce spirituale interiore, la felicità e la pace della mente . E’ impossibile esaltare i meravigliosi effetti del pranayama in modo adeguato . E’ la bacchetta magica per ottenere la perfezione in tutte le sfere della vita. Anche pochi giorni di pratica vi convinceranno della sua notevole gloria. Iniziate da oggi, questo momento. 
Che Dio vi benedica.

mercoledì 8 gennaio 2014

Il cerchio dell’evoluzione


di Swami Satyananda Saraswati pubblicato su Yogamag numero di gennaio 2008

C’è una ragione per cui siamo nati. Abbiamo un destino definito e questo è il motivo del perché siamo qui come esseri umani. L’uomo è il legame fra l’animale e il divino. Noi siamo una parte importante della grande evoluzione. Dopo aver assunto una nascita umana, termina l’evoluzione fisica ed inizia quella spirituale continuando a livello dei sensi, della mente, dell’intelletto, dell’emotività, di chitta e del sé. Non evolviamo semplicemente sul piani fisico e mentale ma anche su quello spirituale.

L’evoluzione umana è infinita come un cerchio. All’ultimo stadio dell’evoluzione, l’individuo esce dalla struttura e diventa il creatore. Questi individui sono chiamati creatori junior ed escono quando la loro evoluzione ha raggiunto un determinato livello. Questo è il modo in cui l’evoluzione si manifesta nel mondo materiale. Quando l’energia si esaurisce, ad un certo punto dell’evoluzione, questa va oltre e diventa un’altra energia creativa. Noi la chiamiamo energia co-creatrice e questa è anche la teoria degli avatar e dei guru.

Durante il corso dell’evoluzione c’è molta confusione. La gente si trova immersa in questa confusione non a causa di una degenerazione ma a causa del processo di pulizia dell’intera struttura dell’uomo. Per molti secoli, l’uomo è stato influenzato dalla tradizione e dai culti promossi da gente molto potente ma adesso che ne è venuto fuori, sta scoprendo il proprio sé. Gente di tutte le età sta cercando di scoprire il proprio nucleo. Io personalmente sono stato testimone della resurrezione delle aspirazioni spirituali dell’uomo. Oggi, in ogni parte del mondo, assistiamo al risveglio individuale.

Una volta, gli scienziati non erano pronti ad accettare cose che non appartenevano alla struttura biologica ma oggi, siamo stati costretti a superare questi limiti. La gente credeva che il pensiero era un prodotto del cervello ma ora sappiamo che la mente e il cervello sono diversi. Con il progresso dobbiamo considerare la filosofia spirituale insieme alla filosofia materialistica.

Nell’età dell’Acquario, così come viene chiamata, gli esseri umani avranno rispetto sia degli stati di esistenza materiali che di quelli spirituali. Ci sono stati tempi durante i quali veniva enfatizzata solo la vita spirituale a discapito di quella materiale mentre nel secolo scorso è stata posta l’enfasi solo sugli aspetti materiali. Comunque, nell’ultima parte del XX secolo e all’inizio del nostro secolo, notiamo che gli esseri umani stanno cercando di allineare questi mondi paralleli. Materia e spirito – avanzamento materiale e risveglio spirituale – sono entrambe necessari per un’evoluzione integrale.