sabato 25 ottobre 2014

Durgādvātriḿśatnāmamālā (Ripetizione dei 32 nomi di Durga)



 Il pantheon indiano con tutti i suoi dei è un’immagine dell’evoluzione spirituale e l’adorazione delle dee, la forma femminile del divino, ha un ruolo molto importante.
Durga, di cui pronunciamo i 32 nomi in questo mantra, è spesso considerata una manifestazione di Parvati, la compagna di Shiva. È la Madre Cosmica, che si manifesta per aiutare e proteggere gli uomini che ogni giorno combattono contro il male per far prevalere la verità. Infatti viene raffigurata come una guerriera, sorridente ma armata. Secondo la tradizione pronunciare i nomi che la definiscono nei suoi diversi aspetti porta alla trasformazione della coscienza verso stati più elevati.

1 Om Durgā (Durga)
2 Durgatirśamanī (Colei che distrugge i tempi cattivi / Who destroys bad times)
3 Durgāpadvinivārinī (che rimuove gli ostacoli / Who removes obstacles)
4 Durgamacchedinī (che sfida le destinazioni più ardite / Who pierces hardest destinations)
5 Durgasādhinī (che doma le situazioni più complesse / Who tames the hardest situations)
6 Durganāśinī (che ha distrutto Durga qui Durga non è la dea ma un demone con un nome simile (ndt) / Who destroyed Durga¹)
7 Durgatooodhārinī (che dona sollievo dalla mala sorte / Who uplifts from bad fate)
8 Durganihantrī (impossibile da uccidere / impossible to be slayed)
9 Durgamāpahā (che distrugge le difficoltà / Who destroys difficulties)
10 Durgamajñānadā (che conferisce conoscenze difficili /Who bestows of difficult knowledge)
11 Durga dai tyaloka davānalā (che è fuoco per la civiltà demoniaca potente come un albero)
12 Durgamā (che è difficile da rivaleggiare o eguagliare / Who is hard to approach or parallel)
13 Durgamā-lo-kā (che è la dimora della luce più abbagliante /  Who is the abode of irrepressible glow)
14 Durgamātmasvarūpinī  (che è la forma di Atman più difficile da raggiungere / Who is the hard to reach Ātman-form)
15 Durgamārgapradā (che permette di percorrere il cammino più pericoloso /Who bestows of difficult to achieve path)
16 Durgamaviddyā (che è la conoscenza più difficile da ottenere / Who is the hard to achieve knowledge)
17 Durgamāśritā (che è supportata dalla divinità / Who is supported by divinity)
18 Durgamajñānasaḿsthānā (che è la sede della conoscenza più alta da raggiungere / Who is the abode of hard to achieve knowledge)
19 Durgamadhyānabhāsinī (che appare come luce durante la meditazione intensa / Who appears as light during intent meditation)
20 Durgamohā (che è schiavitù immensa / Who is immense bondage)
21 Durgamagā (che è difficile da ottenere o raggiungere / Who is difficult to attain or reach)
22 Durgamārthasvarūpiṇī (che è la conoscenza più alta/ Who is the difficult knowledge;
23 Durgamāsurasanhantrī  (che distrugge I demoni imbattibili /Who destroys the imsurpassable demons)
24 Durgamāyudhadhāriṇī  (che possiede armi indistruggibili / Who possesses irrepressible weapons)
25 Durgamāńghī  (arti potenti / Who has strong limbs)
26 Durgamatā (che è complicata/ Who is difficult)
27 Durgamyā (impossibile da colpire / Who is hard to visit)
28 Durgameśvarī (che è la Dea di ogni cosa difficilmentee raggiungibile / Who is the Goddess of everything difficult to achieve)
29 Durgabhīmā (che è coraggiosa / Who is gallant)
30 Durgabhāmā (che è molto infuriata /Who is very wrathful)
31 Durgabhā (che ha una brillantezza impeccabile / Who has impeccable shine)
32)Durgadāriṇī  (che concede la felicità ineguagliabile / Who bestows induplicable happiness).


Questa registrazione è stata eseguita nel nostro centro, con la partecipazione di soci, insegnanti ed allievi nello spirito di karma yoga, in omaggio ai nostri Maestri.


venerdì 17 ottobre 2014

Qual è la più grande conquista della vita umana?

tratto da un Satsang di Swami Niranjanananda 

Qual è la più grande conquista della vita umana?

Alcune scritture dicono che sia l’ottenimento di un corpo umano, altre l’intelligenza che ci rende unici rispetto ad altre forme di vita.
Esistono diverse opzioni sull’argomento e forse da ogni singolo punto di vista sono tutte corrette ma da un’altra prospettiva si può dire che la conquista più grande per un uomo sia l’avere fede perché è la fede che mantiene la mente e le emozioni in equilibrio. La fede non permette l’infedeltà emotiva o intellettuale e questo è la cosa più importante che riguarda la fede stessa.

La fede è l’espressione originale del cuore umano
Quando nasciamo, funzioniamo grazie al cuore e non alla mente. Quando iniziamo la nostra educazione formale, la mente prende il sopravvento sulla componente del cuore che viene messa in secondo piano in modo che nel corso della nostra vita possiamo gestirci attraverso l’intelletto e la logica domandandoci i perché e i come in relazione all’espressione intellettuale.
Alcune cose possono però essere solo capite o anche analizzate attraverso la facoltà dell’intelligenza e questa è la forza del cuore. Il cuore è sempre lì che offre supporto, sicurezza, compassione, amore e affetto, tutte le cose buone della vita. La mente può pensare ad aspirare alle cose buone ma spesso è deviata da altro. Il desiderio rimane un desiderio, il pensiero rimane un pensiero e l’aspirazione non può mai essere implementata.
Pensate all’importanza della fede nella vostra vita. Ci sono diverse mentalità, diversi samskara o impressioni, che appartengono ad ogni forma di civiltà, ad ogni gruppo sociale. La mentalità dipende dall’ambiente sociale e se questo non riesce a bilanciare aspirazioni spirituali e bisogni materiali, il risultato è uno scollegamento dalle forze energiche e terrestri. Quando questo si verifica, la mente si trasforma, diventa grossolana, materialistica e sensuale, sempre più piena di brama e desideri.
Tutti questi desideri, tutte queste ambizioni ci portano a cercare soddisfazione all’esterno ma nel momento in cui non siamo in grado di trovare piacere, felicità, appagamento nel mondo, entriamo in un circolo depressivo pieno di insicurezze, un circolo aggressivo che fa paura che finisce per dominare il nostro atteggiamento. 
I nostri squilibri psicologici ed emozionali disturbano l’ambiente famigliare e come conseguenza anche la società ne viene coinvolta. 
E’ così che per evitare la frustrazione, diventiamo dipendenti da qualcosa in modo da allontanare questa forma depressiva.
Questo è il momento in cui la fede deve subentrare.

La fede è la qualità che bilancia gli squilibri psicologici ed emozionali.
C’è una grande differenza fra un mendicante ed un ladro che possiede un coltello per derubarvi. Se un mendicante, in India, non ha ricevuto nessuna rupia ed è quindi affamato, prima di andare a dormire dirà: ”Dio non ha voluto che io mangiassi oggi. Io accetto il volere di Dio. Domani probabilmente sarà un giorno migliore.” Il mendicante rimane così sereno davanti al suo destino. La fede vi dona la pace, il sollievo, la sicurezza, una consapevolezza di essere guidati dal creatore. Così non è per il ladro per cui il proprio appagamento personale è più importante di qualsiasi vita umana.
Da sempre, la fede è la qualità che è radicata in una mentalità culturale ma quando la logica prende il sopravvento, si diventa materialisti nella propria natura e si perde l’equilibrio e l’armonia interna.




lunedì 6 ottobre 2014

Riscoprire lo yoga

Swami Satyasangananda saraswati
Hyderabad, India, 14 marzo 2008
tratto da Yogamag

La gente di Hyderabad così come tutti quelli che si trovano qui oggi sono fortunati perché hanno avuto modo di sentire due mantra dati da Swami Satyananda. Hari Om è il mantra che ha dato a Munger e Namo Narayana quello dato a Rikhia. Entrambi sono mantra importanti che hanno invaso la vostra coscienza, permettendo alla divinità dentro di voi di venire fuori. Riconoscere questa divinità interna è l’oggetto principale dello yoga.

Nel Ramacharitamanas, c’è una parte speciale quando Jamavant ricorda ad Hanuman la sua grandezza. Hanuman fu mandato da Rama a cercare Sita che era stata rapita da Ravana. Quando raggiunse l’oceano, si chiese come attraversarlo. In quel momento Jamavant gli ricorda che lui possiede un siddhi, un potere psichico, quello di essere in grado di volare e quindi di attraversare l’oceano per arrivare dall’altra parte. Allo stesso modo, noi oggi siamo qua per ricordarvi qualcosa che sapete già ma che avete dimenticato. Avete infatti dimenticato lo yoga che è la vostra eredità in quanto siete nati nella terra dei rishis e dei munis, terra di saggi e santi. E’ l’eredità che i vostri antenati vi hanno lasciato.

Siamo qui per ricordarvi e non per insegnarvi in quanto sapete già tutto. Noi serviamo solo ad aiutarvi a rimuovere il velo che offusca la vostra memoria. La conoscenza vi è stata tramandata dal rishi parampara, la tradizione dei saggi. Per il genere umano, è una conoscenza essenziale, a prescindere dall’età in cui vive, satya yuga o treta yuga, ma in kali yuga diventa ancora più importante in quanto l’uomo si è sempre più allontanato dalla sua natura essenziale.

Cos’è lo yoga? 
Yoga è vivere una vita naturale, una vita che voi siete in grado di comprendere e al momento non state vivendo quella vita. Se voi viveste una vita naturale, il vostro corpo vi comunicherebbe ciò di cui ha bisogno in quanto egli stesso è un prodotto della natura, pancha mahabhoota, i cinque stati essenziali della natura, e di conseguenza vi suggerirebbe il tipo di vita adatto a voi. Dal momento che il corpo è un prodotto della natura, ogni mezzo che possa migliorarvi dovrebbe essere naturale e non chimico. Ingeriamo molte cose che non sono naturali e queste sono una delle cause degli squilibri che ci sono nel corpo. Quando parliamo di yoga, non parliamo solo di asana e pranayama ma ci riferiamo ad un completo stile di vita.

A Rikhia, il posto di Swami Satyananda che è uno degli esponenti più grandi dello yoga, non insegniamo yoga. E’ stata una decisione conscia anche se insegniamo a molta gente a diventare insegnanti di yoga. Abbiamo infatti deciso che era meglio insegnare a vivere una vita yogica invece che insegnare solo materie attinenti lo yoga. Praticare asana dieci minuti al giorno non è sufficiente, è come commettere peccati tutta la settimana e poi confessarsi alla domenica per poi essere pronti a peccare ancora. Se vi riempite di tossine per tutta la settimana e poi le volete eliminare con dieci minuti di asana, questo non è proprio possibile. Lo stile di vita yogico deve essere parte integrante del vostro curriculum. La gente si avvicina allo yoga quando inizia a sentire che nella propria vita c’è qualcosa che non va, che c’è uno squilibrio nel corpo, nei pensieri e nelle emozioni. Per correggere tutto ciò non è sufficiente fare yoga ma vivere lo yoga.

Stile di vita yogico significa equilibrio e disciplina
L’esempio migliore di equilibrio si trova in natura. La natura è equilibrata. La notte è equilibrata dal giorno, il caldo dal freddo. E’ cosi che la natura agisce, equilibrando tutto ciò che si verifica. E questo è l’esempio che dovete seguire iniziando dalla quantità di tempo che dedicate al sonno, da cosa mangiate, da cosa dite e da quanto lavorate. Ogni cosa deve essere regolata. Equilibrio è intraprendere il sentiero di mezzo ed escludere gli estremi. Quando conducete una vita agli estremi, intossicate il vostro corpo, la vostra mente e poi arriva regolarmente il conto.

L’altro aspetto importante è la disciplina. Se volete ottenere qualcosa, dovete disciplinarvi. Sia che siate musicisti, uomini di affari o casalinghe, dovete essere disciplinati in tutto ciò che fate. Senza disciplina, non potete praticare yoga.

Questo è lo stile di vita yogico a cui dovete aspirare se volete includere lo yoga nel vostro curriculum e non ridurre tutto alla pratica di asana