di Swami Satyananda Saraswati
Talk at the Fourth International Yoga Convention, Gondia, November, 1967, originally printed in YOGA, Vol. 6, No. 7, 1968
da YOGAMAG nov/dic 2005
Secondo la storia dello yoga, come riportato nelle
antiche scritture, Shiva viene considerato il primo promulgatore della scienza
dello yoga quindi possiamo considerarlo l’Adi Guru dello yoga. Il suo primo
discepolo fu Parvati, sua moglie. Secondo la mitologia, un giorno, Shiva stava
insegnando yoga a Parvati vicino alla riva di un fiume; intorno a loro non
c’era nessuno ma un pesce li stava ascoltando con interesse; quando Parvati se
ne accorse, ne rimase piacevolmente sorpresa e quindi pregò Lord Shiva di
trasformare quel pesce in un essere umano; il pesce rinacque sotto forma di
essere umano e divenne famoso nella storia come Matsyendranath, il primo Natha
yogi che propagò lo yoga a molti suoi discepoli; lo yogi Matsyendranath era solito
sedere in una particolare postura di meditazione che divenne famosa come
matsyendrasana.
Matsyendrasana tonifica il fegato, i reni, la colonna
vertebrale e rilassa le tensioni muscolari e nervose. La leggera rotazione di
tutto il corpo e della colonna, riempie il corpo di energia. Questa asana viene
anche chiamata torsione spinale. Nella pratica delle asana, ci si dovrebbe
generalmente concentrare di più sugli esercizi per la colonna e su quelli
dedicati ai centri nervosi dormienti in quanto la pratica fisica delle asana è
l’unica pratica che io conosca a fare proprio questo.
8.400.000 asana
Ci sono molte asana ma quelle importanti sono 84.
Nelle scritture, si dice che esistono 84 lakh (8.400.000) asana, tante quante
le creature in cui l’anima umana evolve per diventare un essere umano.
Chiaramente non tutte sono presenti nei libri anche se alcuni riferimenti si
possono rintracciare nelle scritture stesse.
Generalmente, i nomi delle asana derivano dai nomi
degli animali tipo makarasana, il coccodrillo, kukkutasana, il gallo,
mayurasana , il pavone, bakasana, la capra, garudasana, l’aquila, bhujangasana,
il cobra, shalabhasana, la locusta, kurmasana, la tartaruga e così via. Alcune
asana sono molto difficili da praticare, altre più facili ma ognuna ha benefici
specifici. Quelle più elementari e semplici fanno bene a prescindere dall’età e
anche i bambini possono praticare asana sotto la guida di un istruttore.
Il momento migliore per praticare asana è la mattina
dopo il bagno e prima della colazione. Si può praticare anche alla sera ma
sempre a stomaco vuoto. Anche le attività sportive aiutano a rinforzare il
corpo ma solo le asana forniscono benefici che sono unici. In generale lo sport
richiede molto tempo e spazi grandi mentre le asana richiedono poco tempo e
ogni luogo va bene.
Fa attenzione alla tua
mente
La letargia mentale, spesso, non permette ad una
persona di imparare e praticare le asana. La mente trova velocemente delle
scuse e questo è riportato più volte nelle scritture. Solo una mente aperta,
senza pregiudizi, pura può ascoltare le prescrizioni della ragione pura e
realizzare l’esistenza della coscienza pura. Tutti i pregiudizi sulle asana
devono essere rimossi per permettere alla fede di farsi strada con la pratica.
Un buon grado di importanza deve essere data alla pratica delle asana durante
la giornata per permettere a corpo e mente di attivarsi e rendersi energetici.
Quando si dice che gli yogi superano i limiti di mente e corpo è vero ma prima
devono avere goduto a pieno dei benefici delle pratica di asana.
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