sabato 20 luglio 2013

Gli strati della mente

da Yoga Nidra di Swami Hridayananda Saraswati


Yoga nidra è un metodo che consente di esplorare i diversi strati della mente. In accordo con alcune scuole della psicologia moderna, ci sono tre dimensioni della mente, conscia, subconscia e inconscia. Nella terminologia yogica, queste sono conosciute come jagrat, swapna e sushupti e vengono descritte nel seguente modo:
jagrat è la mente conscia, lo stato di veglia dove percepiamo il mondo esterno che corrisponde a sthula, la dimensione grossolana;
swapna è la mente subconscia, lo stato di sogno, la memoria individuale che corrisponde a suksma, la dimensione sottile;
sushupti è la mente inconscia. il sonno profondo che racchiude l’intera memoria collettiva e che corrisponde a karana, la dimensione causale.
Yoga nidra inizia dallo stato di swapna, dall’esplorazione del subconscio. Padroneggiando questo stato, la percezione diventa così profonda da poter mettersi in contatto con sushupti, l’inconscio. I grandi yoghi vanno oltre, trascendono la mente ed entrano in uno stato di super-coscienza. Secondo lo yoga, questo stato si chiama turiya, la quarta dimensione dell’essere. E’ lo stadio più alto che lo yoga nidra possa raggiungere. Nello “Yogataravali” si dice:
“Oltre questi tre stati (jagrat, swapna e sushupti) c’è turiya. E’ uno stato sperimentato spontaneamente dagli yogi. E’ il vero yoga nidra sotto forma di pura coscienza illuminata. Questo yoga nidra non fa parte di prakriti (natura) ma è la forma manifesta di purusha (coscienza)”.
Lo scopo dello yoga nidra è quello di esplorare e trascendere progressivamente i diversi strati della mente.

Nyasa
La parola nyasa significa “mettere”. Nyasa è la pratica originale dello yoga nidra che si può ritrovare negli antichi testi tantrici. E’ quella pratica in cui mantra specifici sono indirizzati e percepiti in diverse parti del corpo. Questa è la forma tradizionale dello yoga nidra che gli yogi hanno usato per secoli e che ancora oggi viene praticata da molti Hindu. Ci sono molte formule ritualistiche di nyasa; l’”Arunryi Upanishad” (v.5) dice ai sannyasin di praticare ininterrottamente nyasa recitando l’Om mentre mentalmente viene indirizzato in parti diverse del corpo.
Altre forme di nyasa sono descritte nel “Maya Nirvana Tantra”:
Il Matrika nyasa richiede di indirizzare matrika o lettere dell’alfabeto sanscrito verso diverse parti del corpo fisico mentre si cantano i suoni corrispondenti. Hridayadi sa danga nyasa significa, letteralmente, piazzare le mani sulle sei diverse parti (sa danga) del corpo, iniziando dal cuore (hridaya).  Vengono cantati mantra specifici come “namah” quando si tocca il cuore, “swahan” per la testa, “vasat” per la corona e così via.
Il Kara nyasa prevede che i mantra siano indirizzati e cantati sulle dita, pollici e palmi della mano, ed è la versione più vicina all’odierno yoga nidra che però non contempla l’uso dei mantra.
Il Vyapaka (che penetra tutto) viene chiamato così perché l’energia dei mantra, insieme alla consapevolezza, è distribuita in tutte le parti del corpo. Mantra specifici sono indirizzati e percepiti nella testa, bocca, cuore, ano, piedi e così via.
Nyasa è un rituale antico che dona molti benefici usato per indurre pratyahara (ritiro dei sensi) in preparazione di dharana (concentrazione) e dhyana (meditazione). Tutti questi metodi sono potenti. Possono essere praticati esternamente (bahir) quando si toccano fisicamente le parti del corpo o internamente (antar) quando i mantra e la consapevolezza sono indirizzati mentalmente. La recita del mantra e la rotazione della coscienza armonizzano il sistema nervoso, bilanciano i flussi energetici e rendono la mente unidirezionale. Corpo e mente sono purificati per la meditazione.
La forma attuale di yoga nidra è stata adattata da queste pratiche tradizionali di nyasa da Swami Satyananda Saraswati per andare incontro alle esigenze dell’uomo moderno. Anche se i mantra sono stati omessi per rendere la pratica accessibile a tutte le persone del mondo, la presente versione è stata attentamente elaborata in modo da mantenere il potere di trasformare la personalità e la ricezione del praticante


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