tratto da Yogamag Settembre 1980
Swami Satyananda Saraswati
Ho letto che non
bisognerebbe mangiare cibo preconfezionato o che non sia stato preparato al
momento. Oggi, la maggior parte delle persone tiene il cibo nei congelatori.
Questo sistema è consigliabile?
In
tutto il mondo, la gente non sa cosa dovrebbe mangiare. Molti sono influenzati
dalla pubblicità e sono guidati male. Comunque, la gente si sta anche
gradatamente risvegliando e capisce che il cibo in scatola o a lunga conservazione
è pericoloso per la salute. Questi cibi stanno dimostrando di essere veicolo di
trasmissione di numerose malattie che adesso affliggono l’uomo. I paesi
occidentali, incluso l’America, registrano il più alto numero di morti dovuto
al cancro e alle malattie coronarie. In base alle statistiche, l’80% degli
europei soffre di reumatismi e molta
gente di malattie psicologiche. Questo è principalmente dovuto al fatto che il
cibo che viene proposto commercialmente è scarso di elementi nutrienti.
Non
solo per lo yoga ma per una buona salute e una mente vigile, è necessario
disporre di cibi freschi. Sappiamo che tutti i vegetali sono soggetti a
trasformazioni chimiche e ad un relativo processo di decomposizione. Alcuni di
questi vegetali sviluppano funghi. Anche se si tengono nei congelatori o in
ambienti freschi, sviluppano funghi perché non sono in contatto con le radici,
la terra e il calore. Il cibo in scatola contiene additivi e molti conservanti
che, secondo gli scienziati, sono fra le cause maggiori di cancro e tumori.
L’uomo non può neanche immaginare quello che può succedere se continua a
nutrirsi con cibi prodotti artificialmente e conservati con pericolosi agenti
chimici.
Secondo lei, quali sono i
cibi migliori per la digestione e per la salute in generale?
Per
la pratica dello yoga e per mantenere la mente in uno stato tranquillo, la
dieta ottimale non si basa necessariamente sul sistema dietetico moderno.
Quando i grandi yoghi e santi del passato come San Francesco, San Xavier,
Ramana Maharishi, Aurobindo, ecc.
praticavano yoga, basavano la loro dieta in modo che il cibo assunto non
stimolasse il “mostro” nella mente.
Abbiamo
osservato e verificato che molta gente che segue una dieta moderna è molto
attiva mentalmente ed emotivamente. Di conseguenza, quando si considera la
questione dieta, è necessario decidere cosa è più importante, la pace mentale o
la potenza fisica. Mangio per vivere o vivo per mangiare?
A
prescindere da tutte le idee sulla dieta, trovo che, oggi, molte persone non
godano di buona salute. Nel clima artico si ha un altro sistema dietetico perché il corpo reagisce in
maniera diversa rispetto alle zone semi artiche o ai climi temperati. Quindi,
la dieta va di pari passo con le condizioni climatiche, e la natura produce il
cibo adatto seguendo proprio questo concetto. Per esempio, in India c’è il
mango ma non in Norvegia o in Svezia.
Sto
riflettendo sull’argomento dieta da trent’anni. Ho praticato io stesso la dieta
yogica e la ho osservata su altri. Mi sono informato circa ogni sistema
dietetico incluso quello macrobiotico e sono arrivato ad una conclusione. Il
cibo che danneggia di meno il nostro organismo, che gli permette di mantenere
la giusta temperatura, che si elimina facilmente e che non stimola la tendenza
rajasica, è il miglior cibo per gli yoghi e per i praticanti di yoga.
Per
una buona digestione e salute, la dieta sattwica è la migliore. Questa dieta
non è semplicemente vegetariana. Il cibo sattwico ha una vitalità che
invigorisce la pace, la beatitudine, la luce, la chiarezza, l’intelligenza e
l’illuminazione. Riso, grano, vegetali e frutta sono sattwici. Qualsiasi cosa
che rende forti fisicamente, che accresce il dinamismo ed eccita gli ormoni
sessuali è rajasico. Latte, carne, cipolle e aglio sono rajasici.
Per
lo yoga, il cibo migliore è il khichari. E’ così leggero che sembra quasi di
non mangiarlo; lo stomaco non si accorge che è lì e quando viene eliminato, non
ci si accorge neanche di questo. Questa è la definizione di dieta migliore. La
dieta peggiore causa l’effetto opposto: quando mangi te ne rendi conto, quando
è nello stomaco lo senti ed eliminarlo è un lavoro faticoso. Khichari è
semplice da preparare, è il cibo più economico ed è disponibile dal Polo Nord
al Polo Sud.
Che
cos’è? Una combinazione di riso, lenticchie, vegetali e altri enzimi, cucinati
tutti insieme.
Quanto è importante la dieta
per il praticante di yoga?
Qualcuno
pensa che lo yoghi debba avere una dieta bilanciata ma a questa gente dico:
“Perché praticare yoga? Lo yoga dona nutrimento attraverso prana shakti. Se non
fosse vero, non ci sarebbe bisogno dello yoga. Lo yoga conserva vitalità e,
ancora più importante, attraverso la concentrazione, controlla le normali
secrezioni ormonali derivanti dal corpo pituitario. Quando gli ormoni sono sotto
controllo alla radice, non vengono rilasciati ma trasformati in vitalità.
Nella
fisiologia yogica, la pituitaria è associata a sahasrara, il chakra più alto e
gli ormoni sono chiamati retas. Normalmente, questi ormoni fluiscono nel corpo
e causano diverse reazioni, distruzioni, catabolismo, anabolismo, metabolismo,
ecc. Attraverso la concentrazione, possono però essere controllati e tenuti in
modo che non fluiscano verso il basso. In questo modo, vengono trasformati in
prana shakti, il potere della vitalità, che nutre il corpo di un sadhaka. Così,
la credenza che uno yogini debba avere esclusivamente una dieta composta da
vegetali freschi, frutta secca, ecc non è propriamente vera.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.